martedì

Capitolo III "Amburgo in vista"

Kengah aprì le ali per spiccare il volo ma l’onda la sommerse, la macchia nera le incollava le ali al corpo, così immobilizzata era facile preda dei grandi pesci.I suoi compagni ormai dovevano volare molto lontano e lei aspettava la sua morte maledicendo gli uomini che inquinavano il mare con il petrolio, sostanza densa e puzzolente.Disperata all'idea di una fine lenta si agitò e con stupore si accorse che poteva  spiegare le ali anche se impregnate petrolio.Ricordò la storia di un umano chiamato Ycaro e cercò con numerosi tentativi di spiccare il volo e avvicinarsi al calore del sole che avrebbe sciolto quella sostanza dal suo corpo.
Con le ultime energie aprì gli occhi e riconobbe il campanile di San Michele della chiesa di Amburgo, ma le sue ali si rifiutarono di continuare a volare

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