domenica

UN FUTURO DI PACE (da: “Diamo ai bambini un futuro di pace” di Giovanni Paolo II - Ed. Paoline)

         I piccoli imparano ben presto a conoscere la vita. Osservano ed imitano il modo di agire degli adulti. Apprendono rapidamente l’amore e il rispetto per gli altri, ma assimilano pure con prontezza il veleno della violenza e dell’odio. L’esperienza fatta in famiglia influirà fortemente sugli atteggiamenti che assumeranno da adulti. Pertanto, se la famiglia è il primo luogo nel quale si aprono al mondo, la famiglia deve essere per loro la prima scuola di pace. 
I genitori hanno una straordinaria possibilità per aprire i figli alla conoscenza di questo grande valore: la testimonianza del loro amore reciproco. E’ amandosi che essi consentono al figlio, fin dal suo primo esistere, di crescere in un ambiente di pace, permeato di quegli elementi positivi che di per sé costituiscono il vero patrimonio familiare: stima ad accoglienza reciproche, ascolto, condivisione, gratuità, perdono. 
Grazie alla reciprocità che promuovono, questi valori rappresentano un’autentica educazione alla pace e rendono il bambino, fin dalla sua più tenera età, attivo costruttore di essa.
Egli condivide coi genitori ed i fratelli l’esperienza della vita e della speranza, vedendo come s’affrontano con umiltà e coraggio le inevitabili difficoltà e respirando in ogni circostanza un clima di stima per gli altri e di rispetto per le opinioni diverse dalle proprie.
E’ anzitutto in casa che, prima ancora di ogni parola, i piccoli devono sperimentare, nell’amore che li circonda, l’amore di Dio per loro, ed imparare che Egli vuole pace e comprensione reciproca tra tutti gli esseri umani, chiamati a formare un’unica, grande famiglia. (…)
Diamo ai bambini un futuro di pace!